lunedì 6 febbraio 2017

L'ACQUEDOTTO PUGLIESE E' IN PERICOLO!!!Organizza un'assemblea!

Appello alla mobilitazione
per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese
per l'affermazione del diritto umano all’acqua potabile
per tutelare la qualità dell'acqua dai rischi delle trivelle petrolifere


Organizza un'assemblea in Comune, in parrocchia, a scuola...
Informarsi è il primo passo per agire: Occorre una grande mobilitazione
per SALVARE l'Acquedotto Pugliese dalla privatizzazione


IL FUTURO DELL'ACQUEDOTTO PUGLIESE E' ANCORA UNA VOLTA NELLE NOSTRE MANI. In passato, la mobilitazione diffusa e determinata dei cittadini organizzati ha impedito il peggio e fermato pericolose derive!
E' successo quando la Regione Puglia voleva istituire la figura del magistrato dell’acqua (che avrebbe ridotto trasparenza e controllo), quando la Regione si era candidata a ospitare il Forum Mondiale dell'ACQUA promosso dalle multinazionali che diffondono la visione dell’acqua come bene economico (!); quando si impedì di votare la mozione Maniglio che avrebbe aperto l'AQP ai capitali privati...
Oggi, come allora, il nostro Acquedotto, costruito con i sacrifici dei nostri nonni e bisnonni, è utilizzato come merce di scambio elettorale. Emiliano, come Vendola, continua a scherzare con l'acqua. Quello (Vendola) con le filastrocche (senza peraltro dar seguito a una ripubblicizzazione che era possibile e necessaria già 10 anni fa!), questo (Emiliano) che dice tutto e il contrario di tutto pur di costruire un'immagine di sé che sia piacevole e mediaticamente accettata, ma senza scontentare nella sostanza i poteri forti.
Oggi, come ieri, saremo vigili e terremo informati i cittadini su quanto accade in Regione ma, soprattutto, saremo pronti alla mobilitazione.
C'è bisogno del contributo di tutti noi, anche se piccolo, perché la riattivazione di ognuno di noi può fare la differenza.

Oggi il nostro acquedotto è più che mai in pericolo. Con il 2018 arriverà la scadenza della la gestione di Aqp Spa, e vi sarà una gara d'appalto, che ne potrebbe sancire la definitiva privatizzazione. A tutto questo si aggiunga la miopia di chi, oggi come ieri, non si preoccupa della salvaguardia delle risorse (vedi Invaso del Pertusillo sul cui pende la spada di Damocle di 27 pozzi petroliferi).

Abbiamo poco tempo per scongiurare scenari bui. Da mesi chiediamo alla Regione Puglia di istituire il tavolo tecnico paritetico (con i comitati) per la ripubblicizzazione di AQP SpA (così come approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale lo scorso 3 agosto). Fino a oggi, però, tale rivendicazione è rimasta inascoltata. Nel frattempo il Presidente Emiliano rilascia dichiarazioni non veritiere – come “l’AQP è un’azienda pubblica” (è invece è una società per azioni a capitale pubblico!) – e che ci lasciano perplessi: “L'AQP SpA non si può ripubblicizzare perché è troppo grosso” (sic!). Tutto questo mentre i cittadini che non possono pagare si vedono staccare la fornitura idrica (come in queste settimane accade a Lecce e provincia) e le bollette continuano ad aumentare (di circa il 20% negli ultimi 4 anni, percentuale che si va ad aggiungere all’ulteriore 20% registrato nei quattro anni precedenti).

Non vogliamo un acquedotto pugliese che sia una holding né una multiutility aperta anche al mercato dei rifiuti e dell’energia, e nemmeno una società per azioni che calpesti il diritto vitale ed umano all’acqua potabile.
Vogliamo, invece, un acquedotto che sia realmente pubblico e partecipato.
Vogliamo che la Regione Puglia segua con maggiore interesse lo stato di salute degli acquiferi ed rischi derivanti dalle estrazioni petrolifere attorno all'invaso del Pertusillo.

Per questo, vi invitiamo ad aderire alla campagna ACQUAeDEMOCRAZIA (telematicamemte, ma soprattutto fisicamente) inviando una mail a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com a sostegno del percorso di ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese e di affermazione del diritto all’acqua potabile, indicando NOME, ASSOCIAZIONE/ORGANIZZAZ./COMITATO/GRUPPO di appartenenza, TERRITORIO DI APPARTENENZA

COSA PUOI FARE:
  1. Organizzare un incontro pubblico per INFORMARE;
  2. Promuovere un Consiglio comunale monotematico per INFORMARE anche le istituzioni;
  3. PARTECIPARE ALLE ASSEMBLEE, ai SIT-IN, alle manifestazioni del Comitato Pugliese AcquaBeneComune

Perché si scrive acqua e si legge democrazia.

Nessun commento:

Posta un commento