giovedì 14 luglio 2016

Cosa succede all'Acquedotto pugliese?

Riportiamo di seguito l'articolo di Riccardo Petrella sulla questione pugliese (l'originale a questo link) e una nuova "interrogazione" a Michele Emiliano. Questa volta il Presidente della Puglia risponderà?

Intanto la mobilitazione continua e domani, 15 luglio, Assemblea pubblica aperta a Lecce (la convoocazione e tutti i dettagli su www.lacquanonsivende.blogspot.com)

Cosa succede all'Acquedotto pugliese? 
di Riccardo Petrella

Il 30 marzo scorso inviai al presidente Emiliano una lettera aperta “Bravo, Presidente”. Meritava il “Bravo” perché le sue dichiarazioni furono di grande rilievo e chiarezza., esprimendo totale adesione ai quattro principi chiave di una visione politica pubblica dell’acqua.

L’acqua deve essere considerata un bene comune pubblico.
Il servizio idrico (è) privo di rilevanza economica. E’ un obbligo per lo Stato e la collettività in quanto essenziale per la concretizzazione del diritto umano all’acqua potabile ed ai servizi igienico-sanitari.
Il servizio idrico deve essere gestito da un ente di diritto pubblico con la più ampia partecipazione della cittadinanza nella gestione e nel controllo. 4)La politica deve riacquistare la sovranità del governo dell’acqua.
Da alcune settimane, la stampa pugliese ha reso noto che il governo regionale sta lavorando su una nuova legge regionale sull’acqua centrata sulla trasformazione dell’Acquedotto Pugliese (Aqp) in una impresa multi-utility (cioè con l’ampliamento dell’oggetto sociale dell’Aqp a gas, energia e smaltimento dei rifiuti) a capitale misto, quotata in borsa. La stampa segnala anche che, a tal fine, sarebbe stato affidato alla società Bains&Company un incarico di «consulenza strategica volta all’espansione delle attività di Aqp» e alla «verifica della forma societaria più idonea» a tale espansione (costo dell’incarico130.000 euro). Il rapporto di consulenza dovrebbe essere consegnato alla Regione il 30 luglio..

Se queste informazioni fossero corrette, si tratterebbe di una legge basata su principi totalmente contrari alle citate dichiarazioni del presidente della Regione. Malgrado un pubblico sollecito da parte dei rappresentanti del Comitato pugliese “Acqua bene Comune” di dare trasparenza sullo stato delle cose, il presidente Emiliano è rimasto finora in silenzio. Nessuna smentita o conferma. Sembrerebbe che egli aspetti per pronunciarsi di prendere visione del rapporto della Bain & Company. il 30 luglio.

E’ vero o falso che la legge in preparazione dal governo regionale mira a trasformare l’Aqp in una impresa multi-utility con capitale aperto ai privati , quotata in borsa? Qual è il mandato preciso assegnato alla “consulenza strategica” domandata alla filiale italiana della Bain&Company? Questa impresa americana globale è la terza più importante impresa mondiale di consulenza strategica e di gestione nel campo del business. Perché è stata consultata la filiale italiana di un’impresa privata globale americana nel mentre si mantengono deliberatamente all’oscuro di quel che è in pentola i cittadini pugliesi (associazioni, movimenti, organizzazioni …) attivi in difesa dell’acqua bene comune, del diritto all’acqua?

Il presidente della Regione sa senza dubbio che la trasformazione nel corso degli ultimi venti anni delle imprese “ex” municipalizzate in imprese multiutility (multiservizio, in italiano) è avvenuta all’insegna dei processi di liberalizzazione dei “mercati” dei servizi pubblici e della privatizzazione delle aziende. E, di fatto, anche se i francesi continuano a parlare, mistificando la realtà, di “servizi pubblici affidati ad imprese private “; la stragrande maggioranza delle grandi imprese multliservizio in Francia, in Gran Bretagna, in Germania ed in Italia sono delle imprese private persino quotate in borsa. Ora, laddove un’impresa entra in borsa significa che la sua strategia non è più libera, autonoma. Non conoscono alcun diritto se il cittadino non paga il prezzo dei servizi ricevuti. E’ questo che desidera proporre anche il presidente della regione Puglia per l’acqua, l’energia, i rifiuti in Puglia?

Mi auguro che nei prossimi giorni, il presidente Emiliano romperà il silenzio, eliminerà i dubbi e porterà chiarezza in coerenza con le sue dichiarazioni del 25 marzo. Come cittadino e anche in quanto ex-presidente dell’Aqp, sono convinto che occorre aver fiducia nei rappresentati eletti, ma con vigilanza e responsabilità.