mercoledì 19 novembre 2014

CICLOPROTESTA “SALVA L'ACQUA DAL PETROLIO”


La CICLOPROTESTA SALVA L'ACQUA sarà presentata, in conferenza stampa, dai componenti della Rete appulo-lucana, come segue: 

21 novembre 14 ore 11,00 Bari via Cognetti (Palazzo Sede Acquedotto Pugliese) 

21 novembre 14 ore 16,00 Matera piazza Vitt. Emanuele (fontana ferdinandea)

LINK MANIFESTO RETE SALVA L'ACQUA

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CICLOPROTESTA “SALVA L'ACQUA DAL PETROLIO”
L'ACQUA NON SI FERMA AL CONFINE REGIONALE ED UNISCE PUGLIA E BASILICATA

         Domenica 23 novembre 2014 partenza ore 9,00 la Puglia e la Basilicata saranno unite dall'allegria di una ciclopasseggiata (a petrolio zero) per riaffermare la priorità della tutela dell'acqua potabile di fronte ai rischi derivanti dalle estrazioni petrolifere in terra lucana.
         La RETE APPULO-LUCANA SALVA L'ACQUA (costituitasi lo scorso 5 aprile) invita TUTTI a partecipare alla cicloprotesta SALVA L'ACQUA dal petrolio.
Due le partenze in sincrono alle 9,00: da Altamura (Piazza Zanardelli) e da Matera  (sta­zione Villa Longo). L'arrivo è previsto per le 11,00 nel piazzale del centro commerciale di Borgo Venusio, dove i 2 “fiumi” di biciclette pugliesi e lucane si incontreranno, come si incontrano quotidianamente i nostri destini rispetto alle estrazioni petrolifere. 
         Le indagini scientifiche condotte da ARPAB e da EHPA (prof.ssa Colella - Univer­sità Basilicata) fanno sospettare che l'invaso del Pertusillo, che serve l'Acquedotto Pugliese, sia già occasionalmente soggetto a picchi di inquinamento. In ogni caso appare evidente che, in assenza di azioni rivolte a ridurre la pressione antropica (effetto di de­purazioni inefficienti o assenti e di estrazioni petrolifere) lo stato ecologico dell’invaso sia destinato a peggiorare e, potenzialmente, ad oltrepassare la soglia critica.
         La mappa accanto è  molto eloquente: circa 3/4 della Basilicata sono  mi­nacciati dalle tri­velle.
La recente approvazione del­la legge c.d. “Sblocca Italia” rende il quadro ancora più preoccumpante. L'obiettivo di raddop­piare le estrazioni petrolifere sia sulla terra che in mare, mette ancora più in pericolo il DIRITTO ALL'ACQUA POTABI­LE con conseguente danno per tutta la catena alimenta­re, dall'agricoltura, all'alle­vamento, al turismo e alla vita in generale. Le attività turistiche ed agricole (e le attività economiche ad essi con­nesse rischiano la chiusura a fronte di benefici irrisori per il territorio regionale e trascu­rabili per l’intera nazione.
         L’inquinamento di acqua, aria, suolo non si ferma ai confini geografici. Occorre una presa di coscienza anche delle comunità pugliesi: l'adesione alle istanze dei movi­menti lucani è dettata dal principio di solidarietà ma anche dalla necessità di tutelare in particolare l’Acqua, un bene vitale che la Puglia riceve dalla Basilicata.
UN SOLO BICCHIERE D'ACQUA VALE PIÙ DI MILLE BARILI DI PETROLIO!
Tutti i componenti della Rete Appulo-Lucana Salva-l'acqua vi aspettano pieni di energia VERDE, PULITA per dire NO AL PETROLIO e SÌ all'ACQUA, alla VITA. 
 Perché si scrive salva l'acqua e si legge salva la vita

Rete APPULO-LUCANA Salva l'ACQUA

Comitato Pugliese AcquaBeneComune, AcquaBeneComune Altamura, ilGrillaio Altamura, QuiBariLibera, Centro Studi Torre di Nebbia, Ass. Carthage, RifiutiZero Prov. Bari, AcquaBeneComune Bari, Coord. Acqua Pubblica Basilicata,
Medi­terraneo NO TRIV, Ass. Ross@, Legambiente Matera, AcquaBeneComune Giovinazzo,
AcquaBeneComune Lecce, NO TRIV Terra di Bari.

#salvalacqua

Per informazioni:
Michele Loporcaro 328/9696766