martedì 13 ottobre 2015

Richiesta immediata di un cosiglio monotematico sulla situazione dell'Aqp Spa!

Presidente del Consiglio Dr. Loizzo
Consiglieri Regione Puglia
p.c.
Presidente della Regione Puglia, Dr. M. Emiliano
stampa
Bari, 7 ottobre 2015
Egregio Presidente, Egregi consiglieri tutti,
in seguito alla comunicazione ricevuta in data 15 settembre dal vostro ufficio (qui di seguito e in allegato) e dopo ulteriore riflessione sulla volontà da voi espressa di garantire “massima attenzione istituzionale a tutela della “acqua pubblica” e di sottrarla alle logiche del profitto,
ci permettiamo di tornare a richiedere
la convocazione immediata di un consiglio monotematico sulla situazione dell’AQP SpA e sulla gestione del servizio idrico integrato al fine di garantire il diritto umano all’acqua e il rispetto della volontà popolare espressa dall’esito referendario del 2011 e della Carta Costituzionale che attribuisce la sovranità al popolo
attraverso
l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto istituzionale, composto da giuristi ed esperti di nomina regionale e altri indicati dal Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”, in continuità con quanto già avvenuto nella passata legislatura attraverso le D.G. 27 ottobre 2009, n. 2032.

Ringraziandovi per l’attenzione, restiamo in attesa di un vostro riscontro.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”


lunedì 31 agosto 2015

Richiesta Consiglio Regionale - ACQUA: diritto umano e ripubblicizzazione AQP‏

Presidente del Consiglio Regionale
Consiglieri Regionali
p.c.
Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia
Assessori della Regione Puglia
Alla stampa

Bari, 30 luglio 2015



Gentili Presidente del Consiglio e Consiglieri,


       Nell'augurarvi un buon lavoro, per tutte le questioni cruciali che ognuno di voi dovrà affrontare in questa Legislatura, vorremo portare alla vostra attenzione la questione del diritto umano all’acqua – che ricordiamo che a oggi, nella nostra Regione, non è né rispettato, né garantito – e della ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese come concretizzazione della volontà popolare espressa con il risultato referendario del 12 e 13 Giugno 2011 e mai attuata.
Al contrario, dopo il referendum del 12 e 13 Giugno 2011 abbiamo riscontrato diversi campanelli d'allarme, riguardanti la gestione del SII in Puglia. Dalla gestione privatistica e non democratica dell'AQP SpA, alle partnership con determinate aziende private, alle diverse divergenze legislative regionali, nazionali ed europee che contrastano significativamente con la logica dei beni comini. Tutto ciò getta pesanti ombre sulla gestione futura del SII, soprattutto in vista della scadenza della concessione all'Acquedotto pugliese, che avverrà nel 2018.

Al riguardo, e solo a titolo esemplificativo, ricordiamo che:
- Il 27 dicembre 2011 l'AEEG ha rimodulato il metodo tariffario, approvando il “Metodo Tariffario Idrico 2014-2015”, reinserendo il profitto (cancellato con il referendum del 12-13 giugno dello stesso anno) sotto altra voce: gli “oneri finanziari” sostituiscono la “remunerazione del capitale investito”. La volontà democratica e popolare è stata quindi superata dalla logica del profitto e delle lobby. E seppur vero che il Decreto Legge 201/2011 convertito nella Legge 214/2011 ha certamente attribuito all’AEEG le competenze anche in materia di servizi idrici, ciò non toglie che questa abbia agito contrariamente all'esito del II quesito referendario nella misura in cui non ha predisposto l’eliminazione dalla tariffa di qualsiasi voce riconducibile alla remunerazione del capitale investito. Del resto, la Corte Costituzionale nel suo giudizio di ammissibilità del referendum ha sancito che la normativa tariffaria residua, senza la remunerazione del capitale, sarebbe stata immediatamente applicabile.
- L'AQP SpA non ha mai introdotto la tariffazione che escludesse la “remunerazione del capitale investito” (tariffazione che doveva essere in vigore dal 13 giugno 2011 al 31 dicembre 2011) e non ha mai restituito tale guadagno, illegale, ai cittadini.
- L’AQP SpA non ha garantito la giusta trasparenza nella gestione del bene vitale.
Sino a oggi e per diversi anni il Comitato scrivente ha chiesto all'AQP SpA e alla Regione Puglia, in qualità di unico azionista, di visionare i documenti analitici a sostegno del capitolo “I target economico finanziari” al piano industriale dell'azienda 2011-2014. Prima ci è stata negata la visione sulla base di una presunta riservatezza di tale documentazione ai sensi di quanto previsto dall’art. 24 della Legge n. 241 del 1990 (dall’Ing. Monteforte, in qualità di Amministratore Unico), poi sulla base della loro presunta mancata esistenza (dal Prof. Costantino, in qualità di Amministratore Unico).
     Del resto, a fronte di numerose e reiterate richieste, non è stato possibile per il Comitato conoscere il numero delle persone, utenti di AQP SpA, soggette a sospensione del servizio idrico e, dunque, alla violazione del diritto umano all’acqua potabile sicura ed essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani, sancito dalla Risoluzione dell’Assemblea ONU del 28 luglio 2010 (A/64/L.63/Rev.1).
     Rileviamo anche la carenza di informazioni sulla qualità dell’acqua proveniente dall’invaso del Pertusillo, Per ammissione della stessa ARPA della Basilicata, l’invaso è soggetto ad una pressione antropica (impianti di depurazione e attività industriali legate all’estrazione di prodotti petroliferi) che mette a rischio il delicato equilibrio chimico ed ecologico. Secondo indagini condotte da altro soggetto (EHPA) nell'invaso si verificherebbero già concentrazioni di metalli e idrocarburi ampiamente superiori ai limiti di legge, probabilmente in modo ancora episodico. Ad AQP SpA avevamo chiesto la pubblicazione periodica, ogni due settimane, dei risultati delle analisi al potabilizzatore, invece i dati sono stati riportati sul sito web con frequenza minore e con una lunga sospensione da luglio 2014 ad aprile 2015.
      Infine, riscontriamo che anche nel segmento del SII della depurazione in molti casi la gestione del servizio non è trasparente e non è indirizzata all’uso ottimale della risorsa acqua, bene comune. Si verificano, infatti, delle situazioni in cui il servizio di depurazione non è adeguato alle reali esigenze del territorio. E inoltre nella maggior parte degli impianti pugliesi manca, a completare il processo, una fase finale di affinamento che renderebbe utilizzabili in agricoltura le acque reflue; in genere si sceglie, oggi, lo sversamento in mare di tali acque. Questa soluzione può forse risultare sbrigativamente conveniente in un’ottica ottusamente limitata al solo livello di una gestione aziendale dell’AqP S.p.A. volta esclusivamente al profitto, ma comporta, oltre ad un certo grado di inquinamento del mare, uno spreco, evidentemente assurdo e quindi inaccettabile, della preziosissima e sempre più scarsa risorsa acqua, con il rischio concreto di giungere ad una situazione di indisponibilità per le normali esigenze dei cittadini. Un’ennesima scelta “aziendalistica” e antisociale, impostazione che noi contestiamo.
- L'AQP SpA ha firmato con la Gori SpA un “Protocollo d'intesa per il miglioramento del servizio idrico” (24 marzo 2015) finalizzato “all’instaurazione di stabili relazioni industriali” (come si leggeva sul loro trionfalistico comunicato stampa) che lascia ben pochi dubbi su quale sia la direzione intrapresa.

Inoltre, bisogna considerare che:
In Italia, si profila un’ulteriore accelerazione sulle privatizzazioni dei servizi pubblici se si pensa che il Decreto Legge n. 133 del 12 settembre 2014 (“Sblocca Italia”) agevola attraverso una serie di meccanismi la cessione dei servizi pubblici ai privati, tutto questo eludendo legalmente anche il primo questo referendario del 2011.
In Europa, la situazione si complica con il rischio rappresentato dal:
Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), ovvero il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti finalizzato alla creazione di un mercato unico transatlantico attraverso l’abolizione delle barriere tariffarie e non tariffarie che, se approvato, eluderebbe, fra l’altro, ogni principio di democraticità e di gestione pubblica dei servizi;
Bleuprint to Safeguard Europe's Water Resources della Commissione Europea, il documento programmatico sulla gestione delle risorse idriche all’interno dei Paesi membri (già respinto dal Comitato Economico e Sociale Europeo) che, se implementato, potrebbe creare gravi scenari con riferimento all’accessibilità all’acqua, alla riduzione della sovranità popolare e della democrazia, nonché a potenziali tensioni e conflitti territoriali.

Con riferimento agli impegni assunti ufficialmente dai precedenti Governi regionali attraverso le Delibere 20/10/2009 e 27/10/2009, è importante evidenziare che questi sono rimasti completamente disattesi (vedere allegato I). In particolare, la Legge regionale “Gestione del servizio idrico integrato - Costituzione dell’Azienda pubblica regionale ‘Acquedotto Pugliese (AQP)’” elaborata dal Tavolo tecnico congiunto con il Comitato pugliese (istituito con D.R. del 26/10/2009) è stata si approvata del Consiglio regionale il 14 giugno 2011, ma con gli emendamenti introdotti
dall’allora Assessore Amati che da un lato hanno snaturato la portata politica del dettato normativo, dall’altro hanno creato un “pasticcio” sul piano giuridico a tal punto da essere stati bocciati dalla Corte Costituzionale. Il risultato è che:
- l’Acquedotto pugliese è ancora una Società per Azioni;
- il diritto umano all’acqua potabile non è garantito, mentre proseguono i distacchi di fornitura agli utenti (o piuttosto “clienti”) “morosi”, continuando a gestire l’acqua come una mera merce in vendita al fine unico di realizzare profitto;
- non è stata promossa alcuna politica di partecipazione dei lavoratori e dei cittadini nella gestione del Servizio Idrico Integrato.

   Del resto, le recenti modifiche dello Statuto di AQP SpA in tema di accesso all’acqua potabile (art. 4.6) non rappresentano certo una garanzia del diritto umano all’acqua potabile, nella misura in ci subordina questo a un’eventualità (ovvero il conseguimento degli utili) e a un limite per il suo godimento (ovvero, il tetto di “misura non superiore a un ventesimo degli utili risultanti dall'ultimo bilancio approvato”). In questo caso ci troviamo di fronte a una politica aziendale con rilevanza sociale ma, non certo, alla garanzia del diritto umano all’acqua potabile e, tantomeno, al rispetto (né formale, né sostanziale) dell’esito referendario. A questo si aggiunga un trend crescente delle tariffe: dal 2007-2012 aumentate del 22,4%, mentre si è avuto un aumento medio su base nazionale del 3,9% nel 2014 e del 4,8% stimato per il 2015.
  Pertanto, è evidente – qualora ce ne fosse bisogno - che la proprietà pubblica delle azioni della società AQP SpA non sottrae la gestione dell’acqua e la sua funzione sociale alla logica del profitto.

   D’altro canto, si registrano numerosi casi di ripubblicizzazione in tutta Europa. E, accanto al dell’ormai celebre ed emblematico caso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato della città di Parigi (precedentemente gestito dalla Veolia e dalla Suez, prime due multinazionali del settore a livello mondiale), spicca quello della città di Napoli dove l’ARIN SpA è stata ripubblicizzata nell’Azienda Speciale “Acqua Bene Comune” e del Comune di Saracena (Cosenza). In particolare questi due ultimi esempi sono la prova provata – se mai ce ne fosse bisogno - che anche in Italia, nonostante tutto, è tecnicamente e giuridicamente possibile ripubblicizzare se c’è la volontà politica di farlo.

   Pertanto e in vista della scadenza della concessione della gestione del Servizio Idrico Integrato ad AQP SpA che avverrà nel 2018 e che potrebbe portare addirittura a un peggioramento della situazione con la vendita ai privati delle azioni di AQP SpA - ipotesi che risulta plausibile alla luce di alcuni segni premonitori come la contrazione del personale e la dismissione del patrimonio avviati in questi ultimi anni (così come, peraltro, più volte denunciato) - il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”

C H I E D E

la convocazione immediata di un consiglio monotematico sulla situazione dell’AQP SpA e sulla gestione del servizio idrico integrato al fine di garantire il diritto umano all’acqua e il rispetto della volontà popolare espressa dall’esito referendario del 2011 e della Carta Costituzionale che attribuisce la sovranità al popolo.

Certi di un vostro favorevole riscontro, vi auguriamo buon lavoro per questa legislatura.


Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”


venerdì 22 maggio 2015

LISTE PER L’ACQUA PUBBLICA

Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” ha chiesto ai (soli) partiti/liste/coalizioni ritenuti/e credibili sulla concretizzazione del diritto umano all’acqua (oggi, di fatto, negato in Puglia) e candidati alle prossime elezioni Regionali del 31 maggio 2015, l’impegno nei primi di governo a:

a) convocare un tavolo tecnico con la cittadinanza al fine di riscrivere una nuova legge per la ripubblicizzazione di AQP (oggi ancora una SpA, quindi azienda di diritto privato) che:
- concretizzi il principio del diritto umano all’acqua potabile per tutti;
- preveda meccanismi di controllo e partecipazione sociale alla gestione del servizio idrico integrato;
  b) rispettare la sovranità popolare (alla base della Carta costituzionale) dando corso a quanto emerso dal referendum, con provvedimenti volti a recepire realmente la volontà popolare di eliminare dalle tariffe l’equivalente della “remunerazione del capitale” (sotto qualsiasi forma).
Ricordiamo che sono stati esclusi dalla consultazione tutti quei partiti/liste/coalizioni che hanno sostenuto ufficialmente (per esempio Forza Italia, NCD) o nei fatti (per esempio PD e di SEL) il processo di mercificazione del bene comune Acqua (http://www.lacquanonsivende.blogspot.it).
In questi casi, qualsiasi impegno o "promessa" non sarebbe stata credibile poiché già smentita dai fatti.
Qui di seguito si riporta l’elenco delle liste che hanno risposto.
Quando andremo a votare avremo un’informazione in più per un voto consapevole!





Partito/Lista/Movimento
Convocazione tavolo tecnico con la cittadinanza per riscrivere legge per ripubblicizzazione AQP, concretizzazione del diritto umano all’acqua potabile per tutti e meccanismi di controllo e partecipazione sociale
Attuazione dell’esito referendario, con provvedimenti volti a recepire realmente la volontà popolare di eliminare dalle tariffe l’equivalente della “remunerazione del capitale” (sotto qualsiasi forma)
Alternativa Comunista
SI
SI
Federazione dei Verdi
SI
SI
L’Altra Puglia
SI
SI
Movimento 5 Stelle
SI
SI

Qui di seguito si riportano le risposte integrali pervenute dalle liste e, a seguire, dai singoli candidati nelle liste suddette in ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni.


RISPOSTE INTEGRALI DELLE LISTE CANDIDATE IN PUGLIA ALLE ELEZIONI REGIONALI DEL 31 MAGGIO 2015



Federazione Verdi Puglia

a:
Referendum Acqua ,
Gregorio Mariggiò

data:
12 maggio 2015 23:15
oggetto:
Re: vostra posizione su concretizzazione diritto umano all'acqua

Gentili Sig.ri,
condividiamo pienamente la necessità di lottare contro la privatizzazione e mercificazione dell’acqua in Puglia e ci impegneremo per creare una gestione pubblica, basata sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori.
L’impegno rispetto alla concretizzazione e alla garanzia e del diritto umano all’acqua potabile, sancito dalla Risoluzione dell’Assemblea dell’ONU del 28/07/2010, da parte dei Verdi di Puglia c’è già oggi e ci sarà sempre.
Rispondiamo dunque positivamente e nei primi 100 giorni di governo ci impegneremo come da Vostra richiesta a:

a) convocare un tavolo tecnico con la cittadinanza al fine di riscrivere una nuova legge per la ripubblicizzazione di AQP (oggi ancora una SpA, quindi azienda di diritto privato) che:
- concretizzi il principio del diritto umano all’acqua potabile per tutti;
- preveda meccanismi di controllo e partecipazione sociale alla gestione del servizio idrico integrato; 

b) rispettare la sovranità popolare (alla base della Carta costituzionale) dando corso a quanto emerso dal referendum, con provvedimenti volti a recepire realmente la volontà popolare di eliminare dalle tariffe l’equivalente della “remunerazione del capitale” (sotto qualsiasi forma).

Certi di poter cooperare verso la realizzazione di questo obiettivo imprescindibile,
cogliamo l’occasione per salutarVi cordialmente.

GREGORIO MARIGGIO’
CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE PUGLIA
338.4711174

Federazione dei Verdi di Puglia

info e comunicazioni
340.8043845 - 338.2344635

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Salvatore Cossa 

rispondi a:
essecci65@alice.it

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
12 maggio 2015 23:19
oggetto:
R: vostra posizione su concretizzazione diritto umano all'acqua

Carissimi,
in merito alle vostre richieste di esprimermi riguardo alla ripubblicizzazione dell' Aqp, posso dire che noi militanti e candidati di Alternativa Comunista sin dai tempi del referendum sull'acqua pubblica, a cui aderimmo, ci riteniamo d'accordo, se non per il fatto che sin da allora pensiamo che tale  ripubblicizzazione debba avvenire completamente e senza indennizzo per eventuali soggetti privati i quali in questi anni  in maniera surrentizia, ma non solo, hanno gravato lo stesso Ente di ulteriori costi che  si riverseranno nella bolletta degli utenti-cittadini. Basti pensare all'operazione scandalo derivati Merrill Lync !!!
Allo stesso pensiamo che la gestione dell'ente debba avvenire sotto il controllo degli utenti e dei lavoratori dello stesso Aqp. Con questo ritengo che le tariffe sull'acqua dovranno essere stabilite a secondo del reddito di ciascun cittadino e con una quota minima di " necessità" imprescindibile e in conformità al diritto umano inalielabile di accesso all'acqua potabile. Và stabilito che tutte le produzioni industriali ed agricole, le quali da sole consumano il 70% di acqua potabile debbano essere escluse dal predetto uso. o in subordine gravarle di ulteriori costi da istituire a loro carico, fino a limitarne lo stesso accesso e orientarle al riuso dell'acqua di scarto depurata da rimettere nel circolo produttivo.
I necessari investimenti per ridurre al minimo le perdite della rete di distribuzione, il monitoraggio e la salvagurdia degli invasi che purtroppo vengono inquinati sempre di più anche e sopratutto per le attività estrattive del petrolio in basilicata sono le emergenze da affrontare in maniera decisiva e senza le sottovalutazioni e i sotterfugi che il governo regionale in questi anni ha prodotto, anche con la complicità di quelle formazioni politiche che hanno appoggiato per ben otto anni da "sinistra" la giunta Vendola, fino ad esserne estromesse nell'ultimo rimpasto della stessa giunta !!!!!!

                   Cordiali saluti.

Salvatore COSSA, candidato consigliere alla Regione Puglia per Alternativa Comunista, con Michele RIZZI Presidente, nelle
circoscrizioni di: LECCE, BRINDISI, TARANTO-

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staff 

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
16 maggio 2015 15:57
oggetto:
Risposta di Antonella Laricchia e del M5S su impegno diritto umano all'acqua

Carissimi, 
vi inviamo la risposta di Antonella Laricchia e del M5S pugliese su impegno diritto umano all'acqua.
L'occasione è gradita per augurare buona giornata
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Rispondiamo alla cortese e gradita richiesta del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune a nome del MoVimento 5 Stelle per la Regione Puglia.
L'Acqua è un Bene Comune, Diritto Umano Universale, indivisibile e inalienabile , fonte di vita indispensabile che deve essere garantito ad ogni cittadino.
La nostra regione oltre a soffrire di costanti crisi idriche per mancanza di laghi e fiumi significativi, riscontra problemi anche alle falde sia di stress idrico che di contaminazione salina dovuta soprattutto ad un eccessivo emungimento per utilizzi irrigui e industriali, inoltre l'attività antropica legata ad un vecchio modello economico e a scelte politiche sconsiderate, sta mettendo a rischio qualitativamente e quantitativamente le nostre falde che in alcuni casi risultano contaminate da elementi inquinanti. L'Acqua in Puglia non è solo indispensabile per gli usi civili, ma anche per quelli agricoli.
Un altro problema è dovuto alla salvaguardia dell'Acqua contenuta negli invasi lucani da cui la Puglia capta l'Acqua per usi civili, oggi più di ieri messi a rischio da attività antropiche legate alle “trivellazioni” che circondano ad esempio, il lago del Pertusillo.
Infine, in Puglia si riscontrano moltissimi problemi dovuti alla fase di depurazione a causa di depuratori inefficienti e in molti casi con il minimo della depurazione, con recapiti finali in aree protette, a Mare o nelle Lame. Proprio sulla depurazione recentemente è partita una terza procedura d'infrazione da parte dell'Unione Europea a dimostrazione che in questi anni si è lavorato male in questo settore.
Questa breve premessa è doverosa e deve essere sempre tenuta presente quando in Puglia - e oltre la Puglia - si discutono le politiche per l'utilizzo dell'Acqua che quindi non deve esser MAI considerata come un “Bisogno” soddisfacibile solo se si ha la capacità economica, ma DEVE essere riconosciuta sempre come un “Diritto” che spetta ad ogni cittadino per vivere dignitosamente.
Un'opera infrastrutturale di eccezionale rilievo è l'Acquedotto Pugliese che fornisce ad oltre 4 milioni di pugliesi Acqua potabile, purtroppo diventato SpA a causa del Governo D'Alema. E' un nostro patrimonio che dobbiamo difendere dagli interessi dei privati e valorizzare per il bene dei pugliesi.
Per il MoVimento 5 Stelle, la prima stella è proprio quella dell'Acqua Pubblica a dimostrazione dell'importanza che ne riconosciamo e grazie agli insegnamenti del Professore Riccardo Petrella e alle battaglie condotte gomito a gomito con i comitati, siamo fortemente convinti della sua importanza.
Per il MoVimento 5 Stelle la gestione del servizio idrico integrato (dalla captazione alla depurazione) deve essere effettuata con soggetti giuridici di diritto pubblico e secondo modalità partecipate dai cittadini proprio per evitare la mercificazione dell'Acqua che in quanto diritto umano universale non può sottostare alle regole del mercato e non può essere gestito al pari di una merce. Il servizio idrico va gestito nel miglior modo possibile e al minor costo possibile per i cittadini, garantendo un minimo vitale di 50 litri a testa per ogni cittadino, perchè quello che dobbiamo restituire ai pugliesi è innanzitutto la Dignità e i Diritti che in questi anni gli sono stati scippati da una classe politica di centro-destra e centro-sinistra che ha badato solo ai propri interessi.
E' quindi fondamentale ripubblicizzare l'Acquedotto Pugliese e intervenire in ogni settore del servizio idrico integrato partendo dalla garanzia di captare acqua degli invasi lucani non contaminata dalle attività antropiche e quindi fare ogni possibile pressione affinchè la Basilicata tratti con rispetto e liberando da ogni pericolo di contaminazione l'Acqua presente negli invasi. E' necessario inoltre dimostrare con la pubblicazione periodica e costante, i risultati delle analisi dell'Acqua in entrata e in uscita dai potabilizzatori.
La riduzione degli sprechi sia dovuti alle cattive abitudini ma soprattutto alle riduzione delle perdite della rete dell'Acquedotto Pugliese sarà un altro tema centrale dell'attività del MoVimento 5 Stelle per la Puglia dove rilevante sarà soprattutto il controllo e sorveglianza nei lavori e nelle opere da effettuare per un pieno risanamento della rete idrica pugliese.
Per quanto riguarda la depurazione, i depuratori pugliesi devono perseguire le norme che garantiscono uno stato di qualità dei reflui tale che ne consenta il riutilizzo senza danno alcuno per la salute e l'ambiente. Inoltre, la fitodepurazione è una pratica che deve trovare la massima diffusione dove fosse possibile realizzarla. Al fine di tutelare l'ambiente e impedire gli sprechi, il recupero dei reflui depurati e affinati deve essere effettuato ove possibile, e impiegato per usi agricoli e industriali andando a ridurre quindi lo sfruttamento delle falde, e aumentando la tutela dei mari e delle lame.
Infine, per quanto riguarda l'acqua prelevata per imbottigliamento, sarà quindi necessario adottare un triplo canone, in funzione degli ettari dati in concessione, dei volumi prelevati e di quelli imbottigliati.
Rispondendo alle domande poste dal Comitato pugliese Acqua Bene Comune, riprendendo le stesse, confermiamo un impegno concreto rispetto alla concretizzazione e alla garanzia e del diritto umano all’acqua potabile, sancito dalla Risoluzione dell’Assemblea dell’ONU del 28/07/2010.
Accettiamo di buon grado il compito di convocare un tavolo tecnico con la cittadinanza al fine di riscrivere una nuova legge per la ripubblicizzazione di AQP (oggi ancora una SpA, quindi azienda di diritto privato) che:
- concretizzi il principio del diritto umano all’acqua potabile per tutti;
- preveda meccanismi di controllo e partecipazione sociale alla gestione del servizio idrico integrato;
Il nostro impegno inoltre sarà nel far rispettare la sovranità popolare (alla base della Carta costituzionale) dando corso a quanto emerso dal referendum, con provvedimenti volti a recepire realmente la volontà popolare di eliminare dalle tariffe l’equivalente della “remunerazione del capitale” (sotto qualsiasi forma).

Antonella Laricchia candidata alla Presidenza della Regione Puglia e i candidati e le candidate del MoVimento 5 Stelle per la regione Puglia.

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L'AltraPuglia
 

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
16 maggio 2015 18:11
oggetto:
lettera L'ALTRA PUGLIA al Forum pugliese Acqua Bene Comune

Carissimi amici del Forum pugliese Acqua Bene Comune,

Cogliamo l’occasione della Vostra richiesta di impegno pubblico, nei primi 100 giorni di governo a compiere due atti concreti per impedire la trasformazione del bene acqua in merce, per esprimere ancora una volta la nostra totale adesione e convinzione alla campagna per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Molti di noi, sia tra i candidati nella lista L’Altra Puglia, sia il nostro candidato presidente Riccardo Rossi, sia tra i nostri attivisti e militanti, sono stati parte attiva di quello straordinario biennio che tra il 2010 e il 2011 ha visto il Paese attraversato da un spinta e una passione che pochi ritenevano possibili.
I due punti da Voi proposti: convocare un tavolo tecnico con la cittadinanza e rispettare la sovranità popolare sono per noi una sorta di programma irrinunciabile che non può essere portato a mediazione. Allo stesso modo riteniamo il diritto umano all’acqua potabile nella forma del quantitativo minimo vitale stabilito dall’ONU uno dei diritti che caratterizzano la nostra visione del mondo. Per questo ci batteremo per garantirlo e per impedire che possa ancora proseguire la pratica odiosa dei distacchi per morosità, soprattutto quando questa, in questo periodo di crisi economica, è incolpevole. Qui sta la spia del vero carattere pubblico di un ente che gestisce un servizio come quello idrico. E in questi dieci anni non si può certo dire che si sia notata una differenza tra AQP SpA e altri gestori privati!
C’è ancora tanta strada da fare, siamo sicuri che ci incontreremo ancora.

Riccardo Rossi – candidato presidente L’Altra Puglia
E tutti i candidati consiglieri regionali
Mario Abbattista
Antonella Agostino
Alfredo Calderale
Elisa De Nicolò
Nicola De Toma
Antonino Di Stefano
Trifone Gargano
Antonio Greco
Vito Leli
Lucia Leo
Mariangela Lippolis
Cristina Lorusso
Simona Prisco
Pierangelo Ranieri
Antonio Signorile
Giuseppe Lorusso
Mariangela Abbasciano
Anna Francavilla
Ettore Foggetti
Anna Rossi
Monia Denitto
Valeria Madaro
Francesco Nigro
Giancarlo Scalone
Belinda Silvestro
Sabrina Marino
Anna Maria Sternativo
Giuseppe Colucci
Luigi de Vivo
Mario Di Maggio

Emanuele Frascaria
Antonello Soccio
Michele Solazzo
Marco DE MATTEIS
Fabio DE NARDIS
Ernani FAVALE
Roberta FORTE
Alessandra ISERNIA
Giovanni MOSCHETTINI
Alessandro PRESICCE
Serena PUGLIESE
Rita SERGI
Ivano Giuseppe STRAFELLA
Giuseppe Andriani
Ivana andriulo

Tito Anzolin
Vera monaco
Remo Pezzuto
Vito Rossini
Cosimo Scavarziago

16 maggio 2015

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RISPOSTE INTEGRALI DELLE SINGOLE PERSONE CANDIDATE IN PUGLIA ALLE ELEZIONI REGIONALI DEL 31 MAGGIO

a:
Fabio de Nardis 
rispondi a:
fabio.denardis@unisalento.it

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
12 maggio 2015 09:50
oggetto:
Aderisco alla Campagna per l'Acqua Pubblica

Aderisco con convinzione alla campagna per la ri-pubblicizzazione
dell'acquedotto pugliese e non perché sono candidato nelle liste de
L'ALTRA PUGLIA per la circoscrizione di Lecce, ma perché si tratta di una
grande battaglia di civiltà. I beni comuni non sono mercificabili e devono
essere a gestione pubblica. Acqua, aria, conoscenza ... sono di tutti e di
tutte

Fabio de Nardis

PS: spero che questa email possa bastare come adesione formale alla
campagna, altrimenti vi prego di farmi sapere come fare

***************
Fabio de Nardis (PhD, University of Rome I)
Associate Professor of Political Sociology
...
Chief-Editor of PARTECIPAZIONE E CONFLITTO
The Open Journal of Sociopolitical Studies
http://siba-ese.unisalento.it/index.php/paco
---
Centre for the Study of Politics and Society
Department of History, Society and Human Studies
UNIVERSITY OF SALENTO

Palazzo Parlangeli (Room 22/d)
Via M. Stampacchia 45
73100 Lecce – Italy




Luca Lopomo
 

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
13 maggio 2015 01:01
oggetto:
RISPOSTA APPELLO CANDIDATI CREDIBILI
proveniente da:
gmail.com
firmato da:
gmail.com


Salve sono Luca Lopomo capolista M5S della provincia di Taranto e rispondo positivamente al vostro appello impegnandomi a portare avanti le vs battaglie per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese SpA e per il rispetto del diritto umano all’acqua.

Resto a vostra disposizione per ogni chiarimento in merito, l'acqua pubblica è una delle 5 stelle del nostro Movimento tradirla significherebbe tradire il Movimento ed il futuro dei nostri figli.

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Paolo Mariani 

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
13 maggio 2015 08:40
oggetto:
Sottoscrizione impegni

Dopo aver contribuito tanto alla raccolta firme quanto alla campagna referendaria per Acqua Bene Comune e facendo parte di un movimento politico dove l'acqua pubblica è uno dei principali pilastri non posso che sottoscrivere con gioia e determinazione quanto da voi indicato nella nota inviata a (quasi) tutti i candidati  alle elezioni regionali.

Perchè si scrive acqua e si legge democrazia.
Grazie per tutto il lavoro e l'impegno che mettete a disposizione della collettività.


Paolo Mariani candidato consiglio regionale per il Movimento 5 Stelle circoscrizione Brindisi.

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avv.robertaforte@libero.it 

rispondi a:
"avv.robertaforte@libero.it"

a:
Segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
14 maggio 2015 07:55
oggetto:
Risposta ai quesiti ai candidati

Sono Roberta Forte, candidata al Consiglio Regionale di Puglia nella lista l'Altra Puglia con Riccardo Rossi presidente, circoscrizione di Lecce.
Sono stata parte attiva nella campagna per il referendum sull'acqua pubblica, i cui eccezionali risultati sono stati ignorati sia dal governo nazionale che da quello regionale pugliese, che non solo non ha fatto nulla per ripublicizzare l'Acquedotto Pugliese spa, ma addirittura consente senza battere ciglio una politica aziendale spietata e senza scrupoli, capace di lasciare senza acqua centinaia di famiglie indigenti e bisognose che non riescono a pagare le fatture inviate.
Peggio: un governo regionale che assiste impassibile alle continue chiusure dell'erogazione dell'acqua in centinaia di palazzine gestite dagli Istituti di case popolari, oggi Arca, travolgendo il diritto all'acqua di persone malate e di bambini, oltre che di quelle famiglie che con enormi sacrifici, considerando la situazione economico-sociale in cui si trovano, pagano regolarmente i loro consumi, ma si vedono comunque togliere l'acqua per la morosità degli altri condomini.
Sono anni che lotto per garantire a queste famiglie il loro sacrosanto diritto all'acqua ma l'Acquedotto Pugliese è sordo a qualunque tipo di soluzione che non sia l'immediato pagamento della morosità pregressa anche a carico di chi ha regolarmente pagato.
È' per questo che serve immediatamente una legge che renda l'Acquedotto Pugliese un ente pubblico, slegato dalle logiche aziendali del solo profitto, e che invece tenga conto del risultato referendario e cioè che sull'acqua non si può fare profitto, ma anche che garantisca gratuitamente una fascia di consumo minimo, tale da garantire i bisogni primari del nucleo di persone residenti in un'abitazione.
L'impegno mio e dell'Altra Puglia è univoco in questa direzione, peraltro Riccardo Rossi è stato uno dei referenti provinciali della campagna referendaria e la ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese è uno dei punti fondanti del nostro programma.

Roberta Forte

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Alessandro Presicce 

a:
segreteriareferendumacqua@gmail.com

data:
15 maggio 2015 18:57
oggetto:



Carissimi amici del Forum pugliese Acqua Bene Comune, 
Cogliamo l’occasione della Vostra richiesta di impegno pubblico, nei primi 100 giorni di governo a compiere due atti concreti per impedire la trasformazione del bene acqua in merce, per esprimere ancora una volta la nostra totale adesione e convinzione alla campagna per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.

Molti di noi, sia tra i candidati nella lista L’Altra Puglia, sia il nostro candidato presidente Riccardo Rossi, sia tra i nostri attivisti e militanti, sono stati parte attiva di quello straordinario biennio che tra il 2010 e il 2011 ha visto il Paese attraversato da un spinta e una passione che pochi ritenevano possibili.
I due punti da Voi proposti: convocare un tavolo tecnico con la cittadinanza e rispettare la sovranità popolare sono per noi una sorta di programma irrinunciabile che non può essere portato a mediazione. 

Allo stesso modo riteniamo il diritto umano all’acqua potabile nella forma del quantitativo minimo vitale stabilito dall’ONU uno dei diritti che caratterizzano la nostra visione del mondo. Per questo ci batteremo per garantirlo e per impedire che possa ancora proseguire la pratica odiosa dei distacchi per morosità, soprattutto quando questa, in questo periodo di crisi economica, è incolpevole. Qui sta la spia del vero carattere pubblico di un ente che gestisce un servizio come quello idrico. E in questi dieci anni non si può certo dire che si sia notata una differenza tra AQP SpA e altri gestori privati!
C’è ancora tanta strada da fare, siamo sicuri che ci incontreremo ancora.

Alessandro Presicce
candidato L'Altra Puglia - circoscrizione Lecce