giovedì 17 ottobre 2013

Comunicato Comitato Pugliese Acqua Bene Comune contro Piano regionale rifiuti



PER L'ACQUA il FUTURO è NERO, SE NON E' a RIFIUTI ZERO
MA LA REGIONE PENSA ALLA CONCORRENZA E DIMENTICA LA SALUTE.

Molti di noi hanno manifestato assieme ai cittadini di Mola,Polignano e Conversano contro il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, mentre questo era in discussione presso il Consiglio regionale Pugliese, che prevede, fra l’altro, la conferma della tristemente celebre discarica in Contrada Martucci.

La popolazione denuncia l’utilizzo di tale discarica anche – oramai - per lo sversamento di rifiuti tossici e nocivi per la salute pubblica.

Dal canto nostro, non possiamo che prendere atto dell’ennesima inadeguata, contraddittoria e deludente decisione da parte dell’amministrazione regionale che ignora la evidente volontà di oltre 13.000 di cittadini Pugliesi che in questi ultimi mesi hanno firmato per la proposta di legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero” la quale prevede, fra l’altro, il recupero e il riutilizzo dei materiali contenuti nei rifiuti.

Il piano, infatti, risulta basato sulla logica malata dello spreco, insalubre, di quei preziosi materiali attraverso l’incenerimento e la realizzazione di nuove discariche, Grottelline (tra Poggiorsini e Spinazzola) e Corigliano (in provincia di Lecce), le cui localizzazioni (la prima a ridosso dell'invaso del Basentello e la seconda ubicata “a piombo” sulla grande riserva idrica che serve l’intero Salento) le rendono vere e proprie bombe ad orologeria dal punto di vista idrogeologico.

Dalle vertenze territoriali (Conversano, Grottelline e Corigliano) è sempre più evidente il filo rosso anzi nero che lega indissolubilmente ACQUA e RIFIUTI.

Quanto alla paventata creazione di un Ambito Territoriale Ottimale (ATO) unico sui rifiuti sul modello dell'Autorità Idrica Pugliese (AIP), riteniamo che questi enti debbano garantire meccanismi di partecipazione da parte dei cittadini (non solo di 5 sindaci che, come nel caso dell’AIP, assumono decisioni che riguardano tutto il territorio regionale!!!).

Ribadiamo il nostro totale sostegno, politico ed operativo, ai cittadini ed i comitati locali che si stanno battendo contro questo scempio, e la nostra solidarietà a chi si trova a dover manifestare per salvaguardare la salute propria e dei propri figli. Compito, quest’ultimo, che dovrebbe appartenere proprio alle istituzioni che, invece, oggi si preoccupano più di soddisfare le pretese di profitto a tutti i costi di potentati economici, presentate come salvaguardia della “concorrenza in materia energetica”, che di salvaguardare una sana e razionale gestione delle risorse e della salute pubblica. Ambiti,questi sì, di competenza regionale.

Comitato pugliese“Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

giovedì 10 ottobre 2013

Mancata attuazione dell'esito referendario

Al Direttivo dell’AIP
 Presidente dell’AIP Dr. Paolo Perrone, Sindaco di Lecce (LE)
Vicepresidente Dr. Michele Emiliano - Sindaco di Bari (BA)
Avv. Nicola Giorgino - Sindaco di Andria (BT)
Dr. Francesco Angelo Scoditti - Sindaco di Mesagne (BR)
On. Angelo Cera - Sindaco di San Marco in Lamis (FG)

p.c.
dott.ssa Morena Pacifico
Ufficio Tariffa Idrica – AIP Puglia

Al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio comunale di Lecce
Al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio comunale di Bari
Al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio comunale di Andria
Al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio comunale di Mesagne
Al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio comunale in Lamis

Al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola
Al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio della Regione Puglia
  
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Bari, 5 ottobre2013


Oggetto: mancata attuazione dell’esito referendario

Cari Sindaci,
vi scriviamo in ragione della decisione che avete preso in qualità di componenti del Direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese rispetto all’approvazione delle tariffe a seguito dell’esito referendario di giugno 2011.
Ci riferiamo, in particolare, alla delibera n. 26 del 16.07.2013 - trasmessa a fine agosto anche al Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune” – attraverso la quale è stato avviato il procedimento di attuazione alla delibera AEEG del 25 giugno 2013 che stabilisce le modalità di restituzione della remunerazione del capitale investito garantita ai gestori dall'art. 154 comma 1 del Decreto Legislativo 152/06, abrogato dal secondo quesito.
Già ci eravamo espressi il 13 settembre scorso con un comunicato stampa facendo presente che si trattava di un'attuazione parziale e scorretta dell'esito referendario in quanto, a essere oggetto di restituzione, è solo la quota di remunerazione del capitale investito relativa al periodo luglio-dicembre 2011 e comunque "al netto dei costi finanziari e fiscali".
Mentre, per quanto riguarda il periodo successivo è stata decisa l’applicazione del nuovo metodo tariffario, approvato nel 2013 ma valido anche retroattivamente (in barba ai principi espressi dalla giurisprudenza e in particolare dal Consiglio di Stato) reintroducendo così, di fatto, forme di garanzia sostanzialmente analoghe alla abolita remunerazione del capitale facendo, in pratica, rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta.
A questo si aggiunge, l’ulteriore notizia riferitaci da alcuni cittadini che ci hanno contattato per comunicarci che da un colloquio telefonico con l’AIP hanno appreso che in Puglia non ci sarà sostanzialmente alcun rimborso della remunerazione del capitale investito per il 2011 in virtù della compensazione con i costi finanziari!                                       Per inciso, di questo avremmo voluto chiedere conferma nell’incontro fissato dall’AIP lo scorso 23 settembre ma, essendo stato annullato via email due ore prima dell’orario stabilito, non ci è stato possibile. Così l’abbiamo fatto attraverso una missiva dello scorso 23 settembre alla quale, tuttavia, non abbiamo ancora ricevuto risposta.
In ogni caso, riteniamo francamente contradditorio e inaccettabile che Sindaci e Comuni che hanno sostenuto la campagna referendaria dichiarandosi, in alcuni casi, anche pronti a sostenere e a partecipare alla campagna di “Obbedienza Civile” per il rispetto dell’esito referendario, con particolare riferimento alla remunerazione del capitale investito, abbiano deliberato quanto su espresso.
Del resto, l’Amministrazione Regionale continua nel suo silenzio assordante a non dare seguito – per quanto di sua competenza - all’esito referendario.
Pertanto, in nome della coerenza politica, chiediamo con forza
- alle Amministrazioni comunali in oggetto di rivedere la scelta assunta in ambito AIP con riferimento al rispetto dell’esito del primo quesito referendario;
- alla Regione Puglia di dare corso – per quanto di sua competenza – agli esiti referendari;
- ai consiglieri Comunali e Regionali, di farsi portavoce delle istanze della cittadinanza qui espresse presso i Consigli di competenza.
In Puglia, allo stato attuale gli esiti referendari sono disattesi e violati, il percorso di ripubblicizzazione di AQP SpA è stato interrotto e il diritto umano all’acqua non è garantito.
Chiediamo, in nome della straordinaria mobilitazione che ci è stata in Puglia a sostegno dei referendum sull’acqua e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e, dunque, della volontà della maggioranza dei cittadini pugliesi, di ripristinare al più presto una situazione di legalità e di rispetto della democrazia, attraverso il rispetto e l’attuazione dell’esito referendario.

In attesa di un pronto riscontro, si saluta cordialmente

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

mercoledì 2 ottobre 2013

Sabato 5 ottobre // Conferenza stampa: nessuna restituzione sulle tariffe 2011

Sabato 5 ottobre 2013, ore 11,00
Conferenza stampa presso ingresso Palazzo di Città di Bari

Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” convoca una conferenza stampa sabato 5 ottobre 2013 alle ore 11.00 presso l’ingresso del Palazzo di Città a Bari. Sarà presente il prof. Riccardo Petrella che, il 21 maggio scorso, ha presentato nel capoluogo pugliese “Il Nuovo Manifesto dell’Acqua e degli altri Beni Comuni”.

Oggetto della conferenza è la recente approvazione del nuovo modello tariffario da parte dell’Autorità Idrica Pugliese fortemente in contraddizione con l’esito referendario del 12 e 13 giugno 2011 e l’ulteriore notizia che – contrariamente a quanto dichiarato ai giornali - in Puglia non ci sarà alcun rimborso della remunerazione del capitale investito NEANCHE per il 2011 in virtù della compensazione con i costi finanziari (tale notizia di cui si è chiesto riscontro all’AIP non è stata ancora smentita).

I luoghi non sono neutri. E il Comune di Bari è stato scelto come luogo della conferenza stampa poiché, il Sindaco Emiliano - che ha sostenuto il referendum aderendo anche alla campagna di “Obbedienza Civile” per il rispetto dell’esito referendario è responsabile (insieme ai Sindaci di Lecce, Andria, Mesagne e San Marco in Lamis componenti del Direttivo dell’AIP) del mancato rispetto dell’esito referendario.

Nell’occasione, verrà presentata una lettera aperta indirizzata ai sindaci membri del Direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese, ai Presidenti a tutti i Consiglieri dei Comuni sopramenzionati, nonché al Presidente della Regione Puglia e a tutti i consiglieri affinché – ognuno per quanto di competenza – ripristinino senza indugio e al più presto una situazione di legalità e di rispetto della democrazia.

In Puglia, allo stato attuale:
-          gli esiti referendari sono disattesi e violati
-          il percorso di ripubblicizzazione di AQP SpA è stato interrotto
-          il diritto umano all’acqua non è garantito.


Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua




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