sabato 8 dicembre 2012

Il testo consegnato alla stampa sabato 1 dicembre con la relativa documentazione


A breve sarà pronto il video dell’iniziativa dell’ASTA PUBBLICA di sabato 1 dicembre con Nicola Pignataro e Giulio Bufo e la Rassegna stampa.
Per il momento, qui di seguito trovate il testo consegnato alla stampa con la relativa documentazione (in allegato, scaricabile anche dal sito www.lacquanonsivende.blogspot.com).
Inoltre, il neo amministratore dell’Acquedotto Pugliese, dott. Maselli, ha risposto favorevolmente alla richiesta di incontro che sarà fissato a breve.
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A un anno e mezzo dal referendum del giugno 2011, in Puglia – come in buona parte del Paese ad eccezione dell’unico caso significativo di Napoli di trasformazione reale dell’ARIN SpA nell’Azienda pubblica ABC Napoli - gli esiti referendari sono rimasti inattuati:
- l’Acquedotto pugliese è ancora una Società per Azione
- i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe.
Inoltre, scelte di politica aziendale fortemente centrate sulla riduzione dei costi operativi, dismissione del patrimonio e indebitamento paventano una possibile privatizzazione totale.
Punti chiave:
1.      Processo di ripubblicizzazione di AQP SpA: arrestato (Allegato A).
2.      Eliminazione della remunerazione del capitale dalle tariffe:
-          raccolte e presentate oltre 2.500 lettere di reclamo/diffida ad Autorità Idrica Pugliese (ex ATO) e AQP SpA;
-          avviate azioni legali pilota contro AQP SpA;
-          estensione azioni legali a tutta la cittadinanza e informazioni per l’assistenza legale gratuita (Allegato B).
3.      Violazione del diritto all’acqua in Puglia: sospensioni fornitura (Allegato C).
4.      Pericolo di privatizzazione totale: dismissione patrimonio e indebitamento (Allegato D).
5.      Qualità dell’acqua. Problema dell’Invaso del Pertusillo (Allegato E).

La trasformazione dell’Acquedotto pugliese da Ente Autonomo non economico a Società per Azioni “ha comportato una modificazione di prospettiva della sua attività: non più ente obbligato alla erogazione dei servizi nel quale l’attenzione ala costo è vista prevalentemente nel profilo della economicità, bensì soggetto che opera nel mercato e che deve trovare nella remunerazione del costo del servizio e del capitale impiegato le ragioni della sopravvivenza” (Corte dei Conti, 2008).

*Tutti gli allegati sono scaricabili al seguente link: https://sites.google.com/site/lacquanonsivende/allegati-a---b---c---d---e

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