sabato 23 luglio 2011

Puglia. Richiesta Dichiarazione Ufficiale Governo Regionale

COMUNICATO STAMPA

Il 20 luglio scorso, il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano Movimenti per l’Acqua ha incontrato il Gruppo di SEL alla Regione. L’incontro è stato occasione, da parte di SEL, per rispondere ad alcuni quesiti sollevati dal Comitato nel corso del precedente confronto del 29 giugno.

A tale riguardo, si prende atto del convincimento del capogruppo Losappio e del Consigliere Ventricelli che il governo regionale procederà a modifiche statutarie e a procedimenti amministrativi attraverso i quali dovrebbe essere mutato lo status giuridico dell’AQP da S.p.A. ad Azienda Speciale e della volontà di “concertare” alcuni dei punti “qualificanti” del Regolamento come quello riguardante le forme di gestione pubblica partecipata dell’AQP da parte dei cittadini e dei lavoratori.

Tuttavia, il Comitato Pugliese – alla luce di quanto sancito nell’Assemblea del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua dello scorso 2 luglio a Roma - ritiene indispensabile una dichiarazione ufficiale del Governo regionale su quanto anticipato dai consiglieri.

Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” ha ribadito la necessità che, anche alla luce del risultato referendario, i temi da sempre sottolineati dal Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, sin dal deposito presso la Camera della Repubblica nel luglio 2007 della legge di iniziativa popolare (gestione pubblica e partecipata del SII – esclusione del profitto dall’acqua – diritto al quantitativo minimo vitale), non rimangano solo degli auspici o vuote enunciazioni di principio ma si traducano in atti concreti:
1)      che l’AQP cessi di essere una società di capitale di diritto privato e torni ad essere finalmente un soggetto di diritto pubblico;
2)      che tutte le attività afferenti il Servizio Idrico Integrato siano realizzate in proprio dal nuovo soggetto, non escludendo pertanto dalla ripubblicizzazione le Società a Responsabilità Limitata (AQP Pot s.r.l. e PURA s.r.l.), attualmente controllate da AQP S.p.A., che oggi gestiscono la potabilizzazione e la depurazione;
3)      che il principio, enunciato nella legge, di “Gestione Pubblica e Partecipata” sia reso efficace e non rimanga una mera narrazione;
4)      che si superi l’equivoco di avere legato gli investimenti e l’esigibilità dei fondi per il diritto all’acqua e di solidarietà internazionale a un ipotetico avanzo di gestione il cui perseguimento, peraltro, è in contrasto con l'obiettivo del pareggio di bilancio al quale l’acquedotto pugliese sarebbe legalmente obbligato qualora dovesse effettivamente assumere la natura di soggetto di diritto pubblico;
5)      che, anche con il concorso degli altri soggetti istituzionali coinvolti, si dia applicazione all’esito referendario di esclusione dalla tariffa della remunerazione del capitale e si avvii un percorso che garantisca realmente per tutti l’accesso al quantitativo minimo vitale.

In attesa di una dichiarazione ufficiale del Governo regionale, il Comitato pugliese rinnova la propria disponibilità a fornire, nel corso della redazione del regolamento e dello statuto di AQP, il proprio concreto contributo perché si giunga al migliore recepimento dei principi sopra richiamati, così chiaramente espressi dal voto referendario, e per superare gli aspetti giuridicamente e politicamente più controversi della legge regionale.


Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”- Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

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