Grazie all'impegno e alla lotta del Comitato
Pugliese Acqua Bene Comune e di tutte le realtà e le persone che hanno
costruito la campagna "Acqua e Democrazia", la Regione Puglia ha
infine convocato il tanto sospirato tavolo tecnico paritario (nove esponenti
indicati dal Comitato più altri nove espressione dei gruppi del Consiglio
Regionale) per definire la nuova gestione dell'acquedotto pugliese.
La vertenza per un acquedotto davvero
pubblico è quindi vinta? Ovviamente no.
Infatti il governo regionale appare unicamente intenzionato
a scongiurare la gara pubblica al termine della gestione targata AqP Spa per perseguire come
unica soluzione alternativa quella della proroga all'attuale società, protrarrendo così
con la forma giuridica privata e la politica industriale privatistica che in
questi anni non ha mai garantito il diritto all'acqua e la trasparenza che
dovrebbe essere di una società di proprietà della Regione Puglia.
Il nostro obiettivo è quello invece di
arrivare ad un acquedotto pubblico e partecipato, del tutto slegato delle
regole del mercato e dalle logiche del profitto, che risponda cioè ad una forma
giuridica pubblica (un'azienda speciale).
Il percorso rivendicativo che ci ha portato
fin qui è stato aperto, inclusivo e costruito dal basso. Vogliamo che continui
ad esserlo. Non intendiamo farci rinchiudere dalla nostra controparte in un
asfittico tavolo tecnico.
Per questo convocheremo un vero e proprio
tavolo "popolare" permanente cui chiunque potrà partecipare. Uno
spazio di discussione che possa fare costantemente il punto sul tavolo tecnico,
ma che raccolga anche proposte e riflessioni sull'acquedotto che vogliamo e le
iniziative da mettere in campo per raggiungere l'obiettivo.
Il primo tavolo popolare è convocato domenica
14 maggio alle 17 presso lo Spazio di Mutuo Soccorso Bread&Roses in Via
Amendola 189/A
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