venerdì 5 gennaio 2018

Acquedotto Pugliese e Diritto all'Acqua ancora una volta merce di scambio pre-elettorale



Tentato blitz alla democrazia 

Nel periodo pre-natalizio abbiamo appreso dai giornali del “blitz notturno” con il quale si sarebbe dato il via libera a un emendamento (bipartisan) alla legge di Stabilità in Commissione Bilancio della Camera. Tale colpo di mano, oltre a prorogare la concessione del servizio idrico integrato ad AQP SpA, getterebbe le basi per la creazione dell’Acquedotto del Mezzogiorno, una società a scopo di lucro e, più precisamente, una holding industriale, che si dovrebbe occupare in un primo momento della grande adduzione tra Puglia, Basilicata e Calabria (per poi estendersi anche ad Abruzzo, Lazio e Molise). Già così, si tratterebbe di una struttura elefantiaca, un centro di potere praticamente incontrollabile. Ma non è tutto: emergono elementi inquietanti e poco chiari che prefigurano volontà non dichiarate ma concrete di ingresso di privati nella proprietà e di allargamento dell’ambito di attività che includerebbero anche la gestione dei rifiuti, la produzione e la distribuzione di energia elettrica.
Poi, una lite fra Emiliano e De Luca avrebbe fermato per il momento il progetto.
I giornali titolano giusto. Di un blitz si è trattato, ma alla democrazia.
Dunque, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo aver teorizzato il mega acquedotto Puglia-Albania (addirittura come compensazione ambientale del TAP!), basato sull’idea ripugnante che l’Albania abbia “bisogno di VENDERE L’ACQUA”, adesso muove l’ennesimo oltraggio alla volontà popolare espressa attraverso il referendum del 2011, per di più ignorando il lavoro del tavolo tecnico (da lui stesso istituito) voluto dal Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”. Ricordiamo che quel lavoro ha prodotto una proposta, ineccepibile sotto il profilo giuridico e politico, che porterebbe a compimento la ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese (cosa più che fattibile, così come dimostrato magistralmente dal Prof. Alberto Lucarelli durante i lavori del tavolo tecnico).
Il Presidente della Regione Puglia, fiancheggiato in questo affaire da un variegato fronte “politico”, continua a rivelarsi
noncurante delle domande a lui espressamente avanzate (anche attraverso i media) dal Prof. Riccardo Petrella e dal Prof. Alberto Lucarelli;
sprezzante di ogni richiesta di interlocuzione da parte dei cittadini a cui, ostinatamente, si sottrae;
perseverante nel proporre progetti riguardanti l’acquedotto pugliese di natura speculativa, contrari alla volontà popolare all’interesse generale;
ma, soprattutto,
indifferente alle sollecitazioni della cittadinanza e all’osservanza della sovranità popolare, sancita dell’articolo 1 comma 2 della Costituzione sulla quale ha prestato giuramento.
Pertanto, ci attiveremo in ogni sede opportuna affinché sia fatta luce sulla legittimità del suo operato, con l’intento di far valere le ragioni del pubblico interesse invece dell’arbitrio e degli abusi di potere.
Non consentiremo che l'Acqua e l'Acquedotto Pugliese diventino ancora una volta merce di scambio elettorale. Con l'acqua non si scherza, chi lo fa si scotta!
Perché si scrive Acqua e si legge Democrazia 

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

mercoledì 3 gennaio 2018

Per la salvaguardia del nostro territorio e della salute - Assemblea pubblica regionale 7/01 ore 16.00



Domenica 07 Gennaio ore 16.00 
Bread&Roses - Spazio di Mutuo Soccorso

I nostri territori sono sempre più sotto attacco da parte di multinazionali e grandi speculatori che, pur di incrementare i propri profitti – e con la compiacenza, se non la complicità, di chi occupa posti di potere nelle istituzioni - rubano risorse, si appropriano dei beni comuni, devastano l’ambiente e la nostra salute.

Da una parte il governo Gentiloni militarizza il Salento, reprimendo l’opposizione della popolazione al TAP e preme affinché a eventuali compratori dell’ILVA sia garantito di continuare a uccidere Taranto non rispettando nemmeno le prescrizioni più basilari a salvaguardia della salute. 


Dall’altra, la Regione Puglia (al di là del doveroso ricorso al TAR contro l’ultimo decreto del Governo sull’ILVA), dopo qualche balbettio, dà il proprio via libera a TAP mentre, contemporaneamente, contro il volere popolare emerso dal referendum del 2011, si rifiuta di ripubblicizzare l’acquedotto pugliese (l’unico modo, fra l’altro, di per metterlo in sicurezza dalla privatizzazione), nonostante la fattibilità giuridica ed economica dimostrata dal Prof. Alberto Lucarelli nel tavolo tecnico paritetico tra Regione Puglia e Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”. Non si registrano, inoltre, prese di posizione rispetto agli effetti che le attività estrattive nella vicina e martoriata Basilicata producono sul territorio Pugliese: dall’inquinamento di importanti fonti di approvvigionamento idrico come l’invaso del Pertusillo al progetto Tempa Rossa che coinvolge pesantemente anche Taranto.
Dalle eradicazioni degli ulivi, in ragione della cosiddetta “emergenza xylella”, alla privatizzazione dell’Acquedotto Pugliese. Dal TAP all’ILVA. Dal business dei rifiuti-inceneritori a quello delle estrazioni petrolifere. Dalle discariche ai mega parchi fotovoltaici ed eolici che devastano il nostro territorio. Siamo sotto assedio.
E’ arrivato il momento di riorganizzare il fronte comune contro questo scempio, di unire le lotte e di discutere di come riappropriarci dei territori, dei beni comuni e degli spazi di democrazia, non limitandoci a muoverci nella contingenza di una singola vertenza. Non possiamo che provare a costruire un percorso che non solo imponga le nostre rivendicazioni alle Istituzioni, ma che provi a sottrarci e renderci autonomi da questo sistema (su vari piani) attraverso l’autorganizzazione e le pratiche di autodeterminazione che – associate ad atti di resistenza - restituiscano senso e vita al principio costituzionale di sovranità popolare. Sentiamo l’esigenza, dunque, di aprire questo dibattito con le reti, i movimenti, le associazioni e i cittadini che si battono per la salvaguardia dei territori, dei beni comuni, della salute.



Proponiamo di incontrarci domenica 7 Gennaio, alle ore 16.00, a Bari, 
presso Bread&Roses - Spazio di Mutuo Soccorso via Giovanni Amendola 189/A

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”